La maggior parte delle persone, almeno una volta nella vita, ha sognato di andare in vacanza e non tornare più. Assieme all’acquisto delle casa di proprietà infatti, l’uscita anticipata dal mondo del lavoro è uno degli obiettivi più ambiti in Italia.
Uno dei modi più semplici e veloci per trasformare il sogno in realtà è proprio quello di vivere in camper. In fin dei conti, un camper altro non è che una piccola casa su ruote dotata di tutti i confort.
Se la teoria è facile, la pratica a volte può rivelarsi più complicata di quanto immaginiamo e richiede una giusta dose di coraggio, preparazione e determinazione. Vivere in un camper è fattibile per me? Quanto costa vivere in camper? Quali sono i pro e i contro di questa scelta? Parliamone e cerchiamo di fare chiarezza in questo articolo.
Buongiorno e bentornato caro lettore. Io sono Giuseppe, risparmiatore, investitore e fondatore del blog Vivi con Poco.it. Periodicamente fornisco articoli e spunti di riflessione per aiutarti a migliorare le tue capacità di risparmio, investimento e gestione consapevole del denaro.
Cos’è un camper
Prima di poter dire: “mollotutto vado a vivere in camper” devi avere delle conoscenze di base adatte per affrontare quello che ti aspetta. Il primo passo da cui partire è proprio quello di conoscere bene le caratteristiche della nostra ipotetica nuova casa.
La composizione del mezzo
Come ho accennato nelle righe precedenti, un camper altro non è che un’abitazione su ruote. Al pari di una dimora tradizionale è dotato di:
- una cucina: comprensiva di piano cottura (generalmente con 2 o 3 fuochi), un lavandino con rubinetto, un frigorifero, pensili ed armadi necessari per lo stivaggio del cibo, dei piatti e delle stoviglie. In alcuni modelli, in genere di grandi dimensioni, è anche presente un forno a gas;
- una dinette: termine tecnico per esprimere il concetto di “zona giorno” o sala da pranzo. Composta generalmente da due panche ed un tavolo (ripiegabile e amovibile). Questa inoltre può trasformarsi all’occorrenza in un letto per ospitare altre due persone;
- un bagno: comprensivo di sanitario, lavandino e doccia (integrata o separata dal WC a seconda del mezzo);
- uno o più letti: a seconda delle versioni. In genere sono presenti un letto matrimoniale ed un letto a castello, esclusa la sopra descritta dinette. In alternativa alla composizione standard si potrà optare (se lo spazio lo permette)per 2 letti matrimoniali o un letto matrimoniale, uno a castello ed un singolo;
- armadi, mobili e cassetti: sparsi su tutto il mezzo, troverai molti spazi appositi per riporre giacche, scarpe indumenti ed attrezzatura varia;
- spazi di stivaggio esterni: associabili alla cantina di casa, sul camper sono presenti molti scomparti esterni per riporre ulteriore materiale. Nei modelli più grandi troverai addirittura un vero e proprio box in cui parcheggiare biciclette o un motorino.
Come vedi, sono presenti tutti i confort necessari per garantire agli occupanti un’ottima qualità di vita.

Lo spazio a bordo
La sostanziale differenza infatti, non è data dalla qualità di vita in casa rispetto al camper. Oggi giorno questi mezzi non hanno nulla da invidiare per qualità interna, tecnologia ed accessori a una dimora tradizionale. L’unica vera, ed enorme, differenza è data dal fattore spazio. I metri reali abitabili e sfruttabili sono nettamente inferiori.
Al pari di una mini casa, di un caravan, di una barca o di soluzioni abitative affini, il camper impone necessariamente un importante adattamento alla vita in pochi metri quadri. Tutto il resto viene dopo.
La cosa che devi assolutamente fare, prima di prendere anche solo in considerazione l’ipotesi di trasferirti in camper, è provare i suoi spazi. Affittane uno, passa più tempo possibile a bordo, viaggia ma soprattutto vivilo. Solo così riuscirai a capire se questo mezzo fà al caso tuo o se proprio non riesci ad adattarti.
Negli anni ho conosciuto moltissime persone innamorate del camper. Lo sognavano da anni e non vedevano l’ora di avere tempo e risorse necessarie per poter viaggiare su ruote. Peccato che molti di loro, dopo la prima esperienza, hanno cambiato completamente idea. Concetti come privacy ed intimità vengono messi molto in discussione quando vivi in 10 – 12 metri. Ma non è tutto, deve cambiare proprio il modo in cui uno si muove ed opera in casa. In poche parole devi riuscire a “prendere le misure” e questo richiede tempo e pratica.

Tipologie di camper
Dopo aver capito cos’è un camper e qual è la sua composizione interna, andiamo a vedere i vari modelli presenti sul mercato italiano:
- mansardato: noto anche come “autocaravan”, prende il nome dalla bella e spaziosa mansarda posta sopra la cabina di guida. Questa ospita sempre un comodo letto matrimoniale. Sono i mezzi ricreativi più venduti e diffusi nel nostro paese. Molto spaziosi e funzionali, permettono di accogliere dalle 5 alle 7 persone a seconda della dimensione scelta;
- semintegrale: detto anche “profilato”, ha la cellula abitativa allestita direttamente su un autotelaio cabinato. Rispetto al mansardato ha un profilo più aerodinamico. Questo permette un consumo minore di carburante ed agevola il mezzo nelle manovre e nei parcheggi in spazi ristretti (come un garage). Di contro offre meno posti letto, 3 o 4 normalmente. E’ la scelta ideale per le famiglie senza figli o con un figlio solo;
- integrale: o “camper puro”, è il più piccolo e maneggevole veicolo ricreativo sul mercato. E’ un vero e proprio furgone, di cui mantiene praticamente inalterata la carrozzeria. Offre un’abilità interna molto ridotta rispetto ai concorrenti e può ospitare al massimo 4 persone (ma comode solamente 2). E’ la scelta ideale per chi ama i viaggi itineranti e le soste in “libera”. I suoi pregi sono la maneggevolezza ed i consumi ridotti. Può essere anche utilizzato tutti i giorni come auto poiché le sue dimensioni sono simili a quelle di una grande monovolume;
- motorhome: è in assoluto il mezzo più lussuoso e costoso di tutti dato che la cellula abitativa è un corpo unico con la motrice. Il costruttore per far questo, deve disegnare e produrre l’intera struttura ex novo, utilizzando solamente la parte motoristica del mezzo da cui proviene. Parliamo normalmente di un camper pesante e di generose dimensioni, in grado di ospitare dalle 2 alle 7 persone. E’ dotato di una vera e propria camera da letto separata e di un zona giorno molto fruibile ed ariosa. E’ la scelta ideale per le persone amanti del lusso, degli spazi ampi e del campeggio stanziale in apposite aree.
Come dico sempre, non esiste un mezzo giusto per tutti. In base alle proprie necessità, desideri e budget si sceglie il camper più indicato. Ricorda sempre che è lo strumento che si deve adattare a te, non sei tu che devi adattarti allo strumento.

Vivere in un camper tutto l’anno
In Italia, sono moltissime le persone che amano questo mezzo di svago. I dati dell’Istat ci dicono che nell’ultimo lustro le compravendite sono aumentate del 40%. La pandemia da Covid-19 non ha fatto altro che dare stimolo a questo trend. Le persone e le famiglie, un pò per paura un pò per cambiamento, ricercano sempre più strumenti atti per isolarsi e stare a contatto con la natura. Tutte caratteristiche facilmente ottenibili con un camper.
Qui però bisogna fare una doverosa precisazione. Un conto è usare il mezzo per le vacanze, un conto e trasferirsi definitivamente. Per brevi periodi di tempo le criticità tipiche del camper non cadono all’occhio facilmente e, anche nel caso succedesse, sono facilmente trascurabili. La situazione è molto diversa se ci viviamo stabilmente.
Se stai pensando di disdire il contratto di affitto o di vendere la casa per andare a vivere in camper, prenditi un attimo di tempo e valuta bene tutti i vantaggi e gli svantaggi che questa scelta di vita comporta.
Pro e contro di vivere in camper
Iniziamo a conoscere tutti gli aspetti positivi della vita su ruote.
Vantaggi
Costi abitativi inferiori: indubbiamente vivere in camper ha un costo, non c’è nulla di gratis nella vita. E’ innegabile però che, rispetto ad un affitto o all’acquisto dell’abitazione, questa scelta permette di risparmiare molto denaro sul lungo periodo. Risparmierai inoltre su tutte le voci di spesa fisse legate all’immobiliare: manutenzione, spese condominiali, amministratore, luce, acqua ecc.
Minimalismo autoimposto: avendo poco spazio a disposizione ti abituerai a vivere con poco. Inizialmente potrà sembrarti un sacrificio ma, col passare del tempo, capirai che questa condizione ti cambierà completamente la vita. Imparerai ad acquistare senza sprechi, a ponderare bene ogni acquisto e ad evitare tutto il superfluo. Questo si tramuterà in un grande vantaggio, sia economico che di qualità di vita.
Contatto con la natura: potendo spostare la tua casa dove e quando vuoi, il tuo contatto con la natura aumenterà moltissimo. Per passare un fine settimana al mare, in montagna o in mezzo al bosco non dovrai far altro che accendere il motore e partire.
Libertà ed autonomia: idem come sopra. Visto che la tua casa si sposta insieme a te, non dovrai scervellarti e perdere tempo nella prenotazione di alberghi, case o strutture ogni volta che vorrai fare un viaggio o passare un fine settimana fuori porta. Sarai libero di muoverti quando e come vorrai.
Meno lavori domestici e più tempo a disposizione: una casa tradizionale richiede un discreto numero di ore settimanali per la pulizia. Lavaggio dei pavimenti, togliere la polvere, pulire i vetri ecc ecc. Queste attività non verranno certo eliminate con un camper ma, viste le dimensioni contenute, ti porteranno via molto meno tempo. Una casa di 15 metri necessita di meno ore per essere pulita rispetto ad una di 100. Questo ti farà risparmiare soldi e sudore ma, soprattutto, ti farà guadagnare molto tempo libero da dedicare a quello che ami fare.
Crescita culturale e personale: passando moltissimo tempo in viaggio, conoscerai molte persone ed esplorerai luoghi diversi. Questa, a mio modesto parere, è un’enorme possibilità di crescita ed arricchimento personale. Ti metterai in gioco ed uscirai dalla tua zona di comfort, migliorando le tue competenze pratiche e le tue attitudini al confronto.
Potrei annoiarti per ore, elencando tutte le cose che amo di questa scelta di vita ma le principali sono queste (almeno per il sottoscritto), Se hai opinioni diverse fammelo sapere senza problemi scrivendo tutto nei commenti in fondo all’articolo. Anche le rose più belle però nascondo le spine. Dopo aver visti i pregi, vediamo tutti gli aspetti negativi del vivere in camper full time.

Svantaggi
Spazio ridotto: come ho scritto nelle righe precedenti, la prima e più grande criticità nel vivere in un camper tutto l’anno è rappresentata dallo spazio abitativo ridotto. Ci vorrà molto tempo ed uno spirito di adattamento non comune per abituarsi e prendere le misure. Molte persone addirittura, non ci riusciranno mai. Non è affatto inusuale questo mancato adattamento. Sul mercato si trovano moltissimi camper acquistati e rivenduti poco dopo, proprio dai soggetti di cui parlo.
Energia elettrica ed acqua: le utenze sono un altro aspetto da non sottovalutare. Ricorda sempre che sul camper, tutto è più piccolo. A tua disposizione non avrai l’acqua corrente e la luce illimitata. Solitamente il serbatoio idrico è di circa 100 litri e la luce è data dalle batterie alimentate o tramite alternatore o con i pannelli solari. Questo richiede un consumo consapevole per evitare di restare “a secco”.
Fognatura assente: ovviamente, il tuo mezzo non è allacciato ad alcun sistema fognario. Periodicamente dovrai cercare un punto autorizzato di scarico per le acque grigie (lavandino e doccia) e le acque nere (Wc). Questo a lungo andare può rivelarsi un aspetto molto fastidioso, soprattutto se viaggi in luoghi in cui i suddetti punti sono poco presenti.
Trovare un punto sosta: in molti paesi europei, soprattutto nel Grande Nord, i camper possono fermarsi liberamente (pur rispettando i limiti del buon senso). Fra questi paesi però, purtroppo, non c’è l’Italia. Vuoi per scelte nazionali e comunali, vuoi per interessi economici, la sosta libera è molto difficoltosa e poco tollerata. Chiunque ha un mezzo di svago, ed ama la sosta free, sa di cosa sto parlando. La soluzione si trova sempre ma devi mettere a bilancio qualche difficoltà e molte scocciature a meno che tu non scelga le aree attrezzate a pagamento o disponga di un terreno di proprietà.
Vita familiare e di coppia: finché si è soli, la scelta di vivere in una casa su gomma non crea problemi relazionali. Quando invece si ha un partner, o una famiglia, le cose possono cambiare. Come ho detto più volte, la maggioranza delle persone non sono interessate ad un cambiamento così radicale. Questo può provocare molti attriti e discussioni potenzialmente distruttive sul lungo periodo per un rapporto. Se hai figli inoltre, la loro gestione potrebbe rivelarsi difficoltosa, sia ai fini giuridici sia ai fini pratici. Immagina di dover gestire un paio di bambini in 10 metri, tutto il giorno e tutti i giorni dell’anno. Per Carità, tutto si può fare ma indubbiamente non è la cosa più semplice del mondo.

Vivere in camper residenza
Uno dei temi più discussi e controversi quando si parla di vivere in camper tutto l’anno, è quello della residenza. E’ possibile prendere la residenza in camper? Vivere in camper è illegale? La risposta è: sì e no. Cerchiamo di fare chiarezza in merito.
Prima di tutto bisogna capire la differenza tra residenza e domicilio poichè questo tema genera spesso confusione. Per il legislatore la residenza è il luogo in cui si vive la maggior parte dell’anno. Essa è fondamentale per il riconoscimento ed il rispetto dei diritti e doveri del cittadino. Diritto al medico di base, diritto di voto, documenti di identità, assistenza sanitaria ecc. Il domicilio invece è il luogo in cui ci troviamo per un dato periodo di tempo. I due possono coincidere oppure essere fissati in indirizzi differenti, a seconda delle necessità. Senza una residenza effettiva non avrai diritto ai servizi di base forniti dallo stato.
Premesso questo, devi sapere che:
La legge italiana non prevede la possibilità di fissare, né la residenza né il domicilio, sul camper.
Non devi assolutamente demoralizzarti però. Se il tuo obiettivo è quello di trasferiti sul tuo mezzo, ci sono soluzioni semplici e pratiche al problema.
Le modalità sono sostanzialmente due:
- fissare la residenza da un parente o un amico;
- richiedere una residenza fittizia come cittadino senza fissa dimora.
La prima modalità è molto semplice. Sarà sufficiente compilare un modulo di autocertificazione indicando le proprie generalità (nome, cognome, codice fiscale, luogo e data di nascita, ecc) ed inviarlo al comune di pertinenza. Con questa dichiarazione, dopo l’accettazione della pratica da parte del suddetto ente, tutta la corrispondenza varia e la reperibilità in caso di bisogno sarà indirizzata al nuovo indirizzo.
La persona in questione può essere un genitore, un parente o un amico. Non fà alcuna differenza ai fini legali. Al massimo dovrai riconoscere un rimborso economico per l’aumento delle spese vive alla persona che “ti ospita legalmente” (aumento spese immondizia, condominiali ecc).
Se invece non hai nessuno che voglia, o possa, farti prendere la residenza presso la sua abitazione, dovrai necessariamente richiedere una residenza fittizia e diventare cittadino senza fissa dimora. Attenzione, anche se il termine può far storcere il naso a molti, la cosa è assolutamente lecita e diffusa Sono molte infatti le persone in Italia che, vivendo in camper oppure in barca a vela, hanno optato per questa soluzione.
L’iter da seguire è il seguente: recarsi presso il comune di competenza, dichiarare che non avete un’abitazione tradizionale ma che vivete in camper, chiedere che vi venga assegnato un indirizzo fittizio (ad esempio strada del comune, via palazzo civico ecc) e presentare i moduli di auto dichiarazione necessari. I suddetti moduli potete richiederli in comune oppure scaricarli direttamente su questo sito.
Ma chi te lo fa fare?
Nel tempo, mi è capitato di conoscere moltissime persone che trascorrono lunghi periodi in camper. Tre coppie addirittura ci vivono stabilmente da molti anni. Confrontandomi con loro, uno degli aspetti più curiosi emersi è lo stupore che molti concittadini manifestano quando scoprono il loro modo di vivere.
Ma chi te lo fà fare? Ma come fate a resistere? Ma cosa fate tutto il giorno in pochi metri? E se piove? Ecc ecc. Sono moltissime le domande ed i dubbi. Mi rendo perfettamente conto che, come ho scritto nelle righe precedenti, questa scelta ha molte sfaccettature sia positive che negative. Sicuramente non è una vita adatta a tutti ma, se interpretata nel modo giusto ed affrontata con il giusto spirito, regala sensazioni magiche ed una qualità della vita altissima.
Tutto sta nel capire e valutare correttamente le proprie priorità. Andare a dormire davanti ad un tramonto, poter lavorare da remoto in giro per il mondo, spostare la propria cosa come e quando vuoi sono unicità che ci ripagano di tutti i sacrifici necessari. Ovviamente prima di fare questo passo occorre aver sviluppato un notevole spirito di adattamento ed aver accumulato un importante bagaglio di esperienze e competenze.
Volendo riassumere il concetto in poche parole: provate, organizzate vacanze, trascorrete più tempo possibile a bordo per imparare ed affrontare tutti gli aspetti inerenti al camper. Se vi piace e lo amate nonostante tutto: buttatevi ed abbiate il coraggio di inseguire i vostri sogni.

Cambiare stile di vita
Minimalismo. Una parola chiave per tutte quelle persone che sognano e progettano un trasferimento in camper. Per minimalismo si intende una sostanziale riduzione dei beni superflui. Gli acquisti devono essere focalizzati unicamente su quello che realmente ci serve per vivere.
In camper questa filosofia di vita è assolutamente necessaria per un semplice motivo: hai pochi metri a tua disposizione. Dovendo passare lunghi periodi di tempo in poco spazio, dovrai rinunciare a tutte quelle cose non necessarie, che tipicamente affollano le nostre case.
All’inizio questa cosa è percepita dalle persone come un sacrificio ed una rinuncia molto importante. Se anche tu hai avuto la medesima sensazione non preoccuparti, è assolutamente normale. Con il passare del tempo però inizierai a farci l’abitudine. Comprerai solo il necessario, ti abituerai ad avere a disposizione 3 magliette invece di 30, 2 paia di scarpe invece di 20 e così via. Le conseguenze saranno incredibili.
Risparmierai moltissimo denaro su molte voci di costo: vestiario, alimentari, accessori, utenze ecc. Il tuo costo della vita si ridimensionerà in breve tempo e con poco sforzo. Tutto sta ad entrare nella giusta mentalità. Poi adottare questo cambiamento senza necessariamente vivere in un camper ma, visto lo spazio limitato, quest’ultimo ti darà una grandissima spinta.

Il sogno dei pensionati
La pensione, meglio ancora se anticipata, è uno dei sogni più ricorrenti degli italiani. Che si parli di raggiungere la fantomatica età prevista dall’Inps oppure di farsi licenziarsi e smettere di lavorare con una cospicua buonuscita, il concetto di base non cambia.
Vivere in camper da pensionati è un’ottimo metodo per godersi la vita e non spendere cifre esorbitanti. Sono molte le persone che, dopo aver raggiunto la libertà finanziaria, decidono di vendere la casa e trasferirsi sul proprio mezzo. Il connubio fra tempo libero ed un minimo di possibilità economiche sono la combo perfetta per riuscire a sfruttare al meglio il veicolo.
Al contrario di quello che molti pensano, non servono cifre esorbitanti per affrontare con sicurezza questo percorso. Una pensione normale, se ben amministrata, è assolutamente sufficiente. Se hai pochi soldi a disposizione poi, non devi necessariamente stare in Italia. Ci sono paesi, anche Europei, che hanno un costo della vita significativamente minore rispetto al nostro.
Fra questi mi permetto di consigliare:
- Spagna: molto bella è super attrezzata per ospitare viaggiatori in camper o caravan, soprattutto nella la costa meridionale del paese;
- Portogallo: altrettanto bello e con un costo della vita perfino minore del suggerimento precedente;
- Grecia: la culla della cultura europea, offre moltissimi intrattenimenti, svaghi e paesaggi mozzafiato. Unica nota dolente è la scarsità di aree attrezzate;
- Turchia: enorme stato a cavallo fra Europa ed Asia, è sicuramente una meta molto affascinante ed intrigante per il pensionato itinerante;
- Marocco: fra tutti i paesi suggeriti è quello più economico. Molto sicuro è facile da girare in autonomia, rappresenta una valida alternativa all’Europa.
Se proprio sei restio, per un motivo o per l’altro, a lasciare l’Italia ti consiglio di orientare i tuoi viaggi sulle regioni meridionali. Il costo della vita è sensibilmente inferiore rispetto al nord ed il clima è più clemente. Basilicata, Puglia, Molise, Sardegna, Sicilia e Calabria offrono un ottimo rapporto qualità prezzo per i pensionati.
Camper: nuovo o usato?
Dopo averti fornito un’infarinatura generale su tutto quello che riguarda il camper in generale, non ci rimane che decidere quale mezzo acquistare. Qui veramente è tutta una questione di esigenze e budget.
Con la pandemia da Covid-19, i prezzi di questi mezzi da svago sono aumentati tantissimo, sia per quanto concerne il nuovo sia per l’usato. Per darti un metro di paragone, nel 2020 un mezzo di 20 – 25 anni (immatricolato nel 1995 circa) si trovava intorno ai 5000 euro. Adesso lo stesso identico veicolo ha almeno raddoppiato il valore. Stesso discorso per il listino del nuovo. Si registrano aumenti che vanno dal 10 al 20% e tempi di attesa eterni. Per un camper appena uscito dalla fabbrica oggi, difficilmente si scende sotto i 50.000 euro (per una versione piccola e basica).
Questo fenomeno è dovuto sia all’aumento sostanziale della domanda, sia all’aumento del costo delle principali materie prime a livello globale. Legno, acciaio, alluminio, plastica ecc, hanno registrato rincari a doppia cifra in un brevissimo lasso di tempo.
Premesso questo, arriviamo al dunque. Il mio consiglio è quello di farti molto bene i conti. Una volta stabilito quanto puoi spendere inizia a guardarti intorno e cerca di vedere più camper possibili. Confrontali, provali e, se non sei esperto, rivolgiti ad un’officina autorizzata per far valutare lo stato del mezzo. Molto importante analizzare sia lo stato meccanico sia quello della cellula abitativa.
Se non trovi il mezzo giusto, o se quello che hai trovato costa troppo per te, rimanda assolutamente l’acquisto. Non commettere l’errore di sovrastimare le tue capacità economiche. Il camper è sì molto bello e piacevole, ma può trasformarsi in un pozzo di spesa molto profondo, mandando in rosso le tue finanze in men che non si dica.

Vivere in camper in Italia è veramente possibile?
Nelle righe precedenti ho accennato al problema della sosta in libera in Italia. Il nostro paese purtroppo, non eccelle in servizi e tolleranza verso il camperista medio. La legge inoltre è abbastanza nebulosa e lascia molto margine di interpretazione alle forze di pubblica sicurezza addette al controllo.
Chiunque abbia un mezzo di svago ed ami la filosofia di sosta free, sa di cosa sto parlando. Al sottoscritto è capitato più volte di ricevere bussate nel cuore della notte da parte di vigili urbani o carabinieri che mi dicevano di dovermi spostare perché: “qui non si può stare”. Volendo riassumere il problema in poche parole possiamo dire che: o si va in apposite aree attrezzate (e si paga il canone richiesto) oppure potresti andare incontro a qualche seccatura.
Attenzione però: questo non vuol dire che non sia possibile vivere in camper in Italia, anzi. Basta prendere i dovuti accorgimenti in modo da evitare problemi e discussioni inutili.
La prima cosa da chiarire è la differenza tra sosta e parcheggio. Il parcheggio è sempre consentito a patto che il mezzo sia all’interno delle linee di demarcazione (le strisce bianche). Per essere considerato tale, il camper dovrà essere paragonato ad una normale veicolo. Non si potranno aprire le finestre laterali, la veranda, scaricare tavoli o sedie ecc. Se si rispettano queste semplici regole, potrai parcheggiare il tuo mezzo ovunque vorrai.
Discorso diverso invece per quello che riguarda la sosta vera e propria. Si presume infatti che, se acquisti un veicolo di svago, il tuo intento sia proprio quello di svagarti. Vorrai giustamente abbassare la veranda, mangiare all’aperto scaricando un tavolino e delle sedie, grigliare e fare tutte quelle attività per cui il camper nasce. Cerchiamo di capire dove e come questo è possibile in Italia.
Dove sostare
In città: Indubbiamente i grandi centri urbani sono i luoghi meno indicati per le soste in libera con il camper. Visto l’alta concentrazione abitativa, il traffico, i controlli ecc, per evitare qualunque problema ti consiglio di usare le apposite aree sosta. Metropoli come Roma, Milano hanno sicuramente destinato appositi spazi in cui puoi parcheggiare il tuo mezzo senza andare incontro a scocciature.
In montagna ed in campagna: come si esce dalle città, tutto diventa più semplice. Se sei un appassionato della natura e vai spesso in montagna o in campagna non avrai grandi difficoltà nel trovare uno spazio sosta per il tuo camper. Mantenendo sempre un minimo di buon senso, potrai trovare facilmente uno spiazzo panoramico e tranquillo.
Su un terreno agricolo: sei il possessore di un terreno di proprietà? Perfetto, questo si adatta perfettamente allo scopo. La legge infatti, ti permette di sostare sul tuo terreno anche per lunghi periodi di tempo. Come scritto nell’articolo inerenti alle minicase in Italia, certi comuni mettono un limite massimo di 90 giorni consecutivi. Questo vincolo è facilmente ovviabile, spostando il mezzo (anche solo per una notte) entro i tre mesi. Con questo trucco, potrai vivere in camper su un terreno agricolo anche per tutta la vita. Stesso discorso anche se il terreno non è tuo, ma di proprietà di un amico o parente disponibile a cederlo gratuitamente o ad affittarlo.

In conclusione
Siamo arrivati alla fine di questo articolo. Mi scuso a posteriori per la lunghezza dello stesso ma, visto il forte interesse associato al mondo dei camper, ho cercato di non lasciar nulla al caso ed essere il più esaustivo possibile.
Ricorda sempre che il camper è sia una casa su ruote sia uno strumento. Al pari di tutti gli strumenti, l’uso che ne facciamo determina la sua reale utilità. Un acquisto frettoloso e preso sottogamba potrebbe trasformare il nostro sogno in un pozzo di spese senza fondo. Al contrario se gestiamo al meglio la nostra emotività, il nostro budget e pianifichiamo attentamente il tutto, il camper potrebbe regalare esperienze uniche ed indimenticabili.
Come sempre ti ringrazio per la tua preziosa attenzione e ti invito a scrivere eventuali dubbi, domande o considerazioni negli appositi commenti in fondo alla pagina. Se preferisci puoi anche contattarmi tramite mail o sui vari canali social (Facebook, Instagram e Twitter). Ti risponderò nel minor tempo possibile.
Con questo è davvero tutto. Ti do appuntamento al prossimo articolo, grazie ancora. Ciao.
Domande frequenti
Con questo articolo, spero di essere riuscito a rispondere ai principali quesiti inerenti al mondo dei camper. Se hai ulteriori domande non esitare a scrivere nei commenti, ti risponderò il prima possibile. Ti invito inoltre a consultare la sezione sottostante in cui troverai le domande più frequenti che mi sono state poste. Potresti trovare le risposte che stai cercando.
Quanto costa vivere in un camper?
Dipende. Non esiste una risposta univoca per tutti. A mio avviso, la base di partenza escludendo l’acquisto del mezzo è 1000 euro al mese per un persona. Se si viaggia in coppia bisogna calcolare almeno il 40 – 50% in più. Volendo si può risparmiare qualcosa ma meglio abbondare per sicurezza.
Dove si può vivere nel camper in Italia?
Con il tuo mezzo puoi sostare liberamente ovunque sia permesso. In alternativa puoi piazzare il camper su un terreno agricolo o su un terreno edificabile di tua proprietà, presso un’area camping apposita o in un campeggio (pagando il canone di affitto giornaliero, mensile o annuale). Inoltre il parcheggio è sempre permesso ovunque.
Si può mettere la residenza in un camper?
Si e no. La legge italiana non prevede la possibilità di prendere la residenza a bordo del camper poiché questo è un veicolo di svago itinerante. Per superare il problema però, puoi fissare la stessa presso un amico o un parente oppure richiedere in comune la residenza fittizia come cittadino senza fissa dimora.
Ottimo articolo. Completo e ben equilibrato. Per esperienza diretta le posso confermare che le stime riguardo il budget minimo a cui far riferimento possono tranquillamente essere abbassate di un 30%. Noi abbiamo scelto di viverci ormai da 4 anni e non torneremmo mai più indietro. Distinti saluti
Buongiorno Marco,
grazie per il tuo prezioso riscontro. E’ bello confrontarsi con persone che vivono già da tempo questa meravigliosa esperienza.
Sono d’accordo con te, volendo è possibile spendere dal 20 al 40% in meno. nei miei suggerimenti però preferisco sempre tenermi un pò largo per far fronte ad eventuali imprevisti.
Buona giornata e buona continuazione di vita in camper.
A rpesto.
Saluti
Salve Giuseppe…con “noi” intende una coppia o che? E in che zona (città, periferia, campagna, montagna, mare) e località vivete in forma più stanziale, se lo fate? Grazie anticipate. Vincenzo
Buongiorno Vincenzo. Si esattamente, con noi intendo una famiglia di 4 persone. Zona Piemonte.
ciao Marco, potrei fare una chiacchierata con lei su che tipo di camper sarebbe adatto per me ? che tipo di patente servirebbe? ho la patente B … sono un ragazzo di 33 anni e sono da solo… la mia intenzione ė di viverci tutto l’anno in camper … sarebbe meglio comprare un camper usato o prenderlo in leasing? non ho nessun esperienza diretta o indiretta di vita da camper . Grazie mille 😊
Piacere Marco vorrei anche io dovendo lasciare la casa dove vivo da anni provare a trasferirmi in un Camper per diverse ragioni non solo per la casa di cui parlavo prima sarei felice di avere un tuo contatto per poterti chiedere e forse essere rassicurato su voci inquietanti che ho sentito non ho mai avuto e mai entrato …in un camper non so niente gas luce wc …mi faresti un grosso piacere ti lascio il mio intanto 3281775521 Instagram zikki55555
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La mia domanda e’ se non si a la possibilità di pagare l’affitto si può vivere in un camper tutto l’anno?pero senza assicurazione?e dove sostarlo?
Buongiorno Elena. Assolutamente si, nessuna legge lo vieta. o Hai un terreno di proprietà dove lasciare perennemente il mezzo oppure basta spostarsi ogni tot gironi, anche solo di 10 metri. Nessuno te lo può impedire. Conosco personalmente 3 persone che dimorano costantemente in camper o caravan.
articolo davvero ben scritto e chiaro. noi ci stiamo approcciando per la prima volta a questo mondo e le sue informazioni ci sono state di grande aiuto.
Grazie molte del prezioso riscontro. un abbraccio
Io vivo da solo e sono pensionato da due anni ho 60 anni e tra affitto e spese condominiali faccio due pasti al giorno colazione e cena vorrei sapere se veramente i costi con il camper sono bassi Grazie
Buongiorno a tutti
Amo la vita in camper ma bisogna precisare anche i problemi invernali per quanto riguarda l’acqua. C’è il rischio che si congeli tutto il circuito e se c’è la possibilità di mettere all’interno un prodotto anti ghiaccio????
Buongiorno Marcello. Beh certo il rischio c’è. Sicuramente un prodotto antighiaccio male non fà ma la cosa migliore (e definitiva) e quella di isolare tutto al meglio con prodotti appositi. Il lavoro di per se non ha un costo proibitivo è può essere fatto (con un pò di esperienza e manualità) anche in autonomia.
Bel blog e ben narrato che da risposte e suggerimenti ottimi
Franco71
Grazie Franco, sono molto contento che ti sia piaciuto e che tu l’abbia trovato utile.
A presto