In un precedente articolo ho parlato nel dettaglio di obbligazioni (bond in inglese). Cosa sono, che caratteristiche hanno e perché sono indispensabili per costruire un portafoglio bilanciato.
Oggi voglio approfondire con te una specifica tipologia di obbligazioni: le Plain Vanilla. Vediamo nello specifico pregi e rischi associati di questo strumento finanziario. Iniziamo.
Buongiorno e bentornato caro lettore. Io sono Giuseppe, risparmiatore, investitore e fondatore del sito Vivi Con Poco.it. Periodicamente fornisco articoli e spunti di riflessione per aiutarti a migliorare le tue capacità di risparmio ed investimento.
Cosa sono
I bond Plain Vanilla, come tutti gli strumenti obbligazionari, sono dei contratti stipulati fra due soggetti: emittente ed acquirente. Il primo può essere una società privata (quotata o non quotata in borsa), mentre il secondo può essere sia una persona fisica sia una persona giuridica.
Anche i vari stati nazionali emettono regolarmente titoli obbligazionari: i titoli di stato. Anche se il nome è diverso la struttura e la tipologia dello strumento rimane assolutamente invariata.
Per l’emittente l’obbligazione rappresenta un titolo di debito mentre per il compratore un titolo di credito.
Lo scopo principale dell’obbligazione cambia in funzione del soggetto. Per la società che crea il bond, questo serve a garantire liquidità immediata, generalmente ad un tasso più basso rispetto a quello offerto dal comparto bancario. Per l’investitore invece, lo strumento serve sia per dare stabilità al portafoglio sia per garantire una rendita periodica costante.

Significato di Plain Vanilla
Le obbligazioni plain vanilla sono uno degli investimenti più semplici, noti e diffusi sia nel nostro paese che a livello mondiale.
Come la maggior parte dei termini legati al mondo finanziario, anche questo gergo deriva da una nota frase americana. Plain Vanilla è traducibile con “soltanto vaniglia”, ossia uno dei gelati più richiesti e diffusi in tutte le gelaterie del mondo.
L’espressione è stata scelta proprio per rimarcare il concetto che lo strumento in questione è estremamente semplice e lineare nella comprensione, sia per quanto concerne il funzionamento sia per il rendimento ed i rischi associati.
Gli elementi che strutturano il bond
Gli elementi strutturanti di questo strumento sono tre:
- Valore nominale: ossia il prezzo di emissione del titolo;
- Cedola: gli interessi riconosciuti periodicamente;
- Rendimento a scadenza: il valore del titolo rimborsato al termine del contratto (quasi sempre 100).
Il possessore del titolo, alla scadenza, avrà diritto a riscuotere l’intera somma investita (valore nominale) più gli interessi spettanti (cedola), nella forma e secondo le modalità previste nell’accordo (fase di sottoscrizione)
Il Prezzo di emissione
Il prezzo di emissione delle obbligazioni plain vanilla, può essere:
- alla pari = corrispondente al valore di 100;
- sopra la pari = superiore a 100;
- sotto la pari = inferiore a 100.
Per 100 si intende il valore rimborsato a scadenza. Durante la fase di vendita al pubblico, il prezzo può variare in base a vari fattori, primo fra tutti la domanda.
Facciamo un esempio pratico. La società X emette un’obbligazione del valore nominale a scadenza di 1000 euro. Se in fase di acquisto la pagate 1000 avrete acquistato il titolo alla pari, se la pagate 950 sotto la pari mentre se la pagate 1050 sopra la pari.
Minore sarà il prezzo di acquisto del titolo, maggiore sarà il rendimento a termine (guadagno in conto capitale).

Come si guadagna con le Plain Vanilla
Un investimento obbligazionario può remunerare l’investitore in due modi:
- attraverso la rendita delle cedole;
- con il guadagno in conto capitale.
La prima modalità è quella più nota ed anche la più ricercata. Vincolando il capitale per un dato periodo si incasseranno gli interessi. A parità di tasso, maggiore sarà il tempo di vincolo, maggiore sarà la rendita.
Il guadagno in conto capitale invece è dato dalla differenza fra prezzo di acquisto e prezzo di vendita del titolo. Come ho scritto nelle righe precedenti, se acquistate un titolo sotto la pari e lo tenete fino a scadenza avrete sicuramente un guadagno. Ma non finisce qui. E’ possibile acquistare i titoli anche dopo l’emissione (sul mercato secondario) e fare Trading obbligazionario, ricercando proprio un guadagno in conto capitale (al pari del trading azionario).

Principali tipologie di obbligazioni Vanilla Plain
Sul mercato, ci sono moltissime obbligazioni rientranti nella definizione di plain vanilla. Il principale strumento di suddivisione delle obbligazioni è il tasso.
In base a questo parametro possiamo catalogarle in:
- tasso fisso: il tasso di interesse rimane invariato per tutta la durata del bond. Questo viene calcolato al momento della stipula tenendo conto sia del tasso medio del mercato in quel periodo sia del merito creditizio della società emittente;
- tasso variabile: il tasso cambia in base a determinati fattori. In questo caso il rendimento è dato da un calcolo sommatorio fra un tasso a breve termine e uno spread legato al suddetto merito creditizio.
Esistono anche obbligazioni a tasso misto, dove l’interesse è dato da una percentuale minima garantita e da una parte opzionale variabile in base a parametri o prodotti derivati abbinati. Sono prodotti finanziari leggermente più complessi, non rientranti nella macro categoria trattata in questo articolo.
Oltre alla suddivisione in base al tasso di interesse, ci sono altre due tipologie di bonds plain vanilla:
- obbligazioni Step-Up e Step Down: nelle prime l’investitore beneficia di un interesse fisso ad andamento crescente nel tempo mentre nelle seconde l’interesse sarà decrescente;
- obbligazioni Zero Coupon: sono strumenti emessi sotto la pari, senza una cedola costante. Il guadagno dell’investitore sarà solo in conto capitale, dato dal rimborso a scadenza alla pari o sopra la pari.
Tutte le specifiche, di tutte le tipologie trattate, devono essere fornite ed analizzate con attenzione in fase di sottoscrizione.

Rischi associati
Non mi stanco mai di ribadire il concetto fondamentale che: non esiste investimento senza rischio associato.
E’ vero che le plain vanilla sono strumenti finanziari semplici e presentano un rischio molto basso per l’investitore, ma basso non significa nullo. I principali sono:
- rischio emittente: avviene quando il soggetto emittente non è in grado di onorare il pagamento (totale o parziale) del titolo. Maggiore sarà il rating dell’emittente maggiore sarà la sicurezza di rimborso, ma minore sarà il tasso di interesse. Pensate a due titoli di stato, il primo emesso dalla Germania e il secondo dalla Tunisia. Il rendimento del titolo tunisino sarà più alto poichè più alto è il rischio emittente associato;
- rischio valuta: presente quanto acquistiamo bond emessi in valuta differente dall’euro. In fase di vendita il cambio potrebbe essere sfavorevole (ma anche favorevole) andando a incidere sulla nostra percentuale di profitto;
- rischio interesse e rischio inflazione: associato principalmente ai titoli di lunga durata a tasso fisso. Con il tempo l’interesse medio e l’inflazione potrebbe crescere più di quello che è l’interesse a noi corrisposto, azzerando la resa dal nostro investimento.
Per quale investitore sono indicate
Come ho scritto nell’articolo, le obbligazioni catalogate come Plain Vanilla sono strumenti semplici, lineari e con un basso rischio associato, a patto di selezionare i prodotti con attenzione.
Sono indicati a diverse tipologie di investitori. Adatte sia per chi è “alle prime armi” sia per gli investitori più navigati che vogliono dare struttura e stabilità al proprio portafoglio, inserendole con perizia e trovando il giusto connubio con le altre classi di attivo.
Conclusione
Siamo arrivati alla fine di questo articolo. Spero che il tema trattato sia stato di tuo interesse e i contenuti ti abbiamo aiutato nella scoperta di uno dei prodotti più amati e ricercati in Italia.
Se hai dubbi, richieste di chiarimento o se vuoi semplicemente esprimere la tua idea in merito scrivimi nei commenti. Ti risponderò il prima possibile. Se preferisci puoi contattarmi anche tramite l’apposita sezione oppure su Facebook.
Con questo è davvero tutto. Ti ringrazio per l’attenzione e ti do appuntamento al prossimo articolo. Ciao.