Il mondo corre sempre più velocemente. La globalizzazione che stiamo vivendo da qualche decennio a questa parte, ha accorciato le distanze, introdotto cambiamenti e dato impulso ad un’infinità di evoluzioni sociali impensabili fino a qualche anno fà.
Se per molti il dinamismo e la velocità di vita tipica dei nostri anni è positiva e stimolante, per alcuni individui è assolutamente intollerabile. Ti è mai capitato di svegliarti con la sensazione di essere fuori posto e la voglia di mollare tutto e andare a vivere in montagna oggi stesso? Se la risposta è affermativa, sappi che non sei l’unico.
In controtendenza con il fenomeno di spopolamento delle aree rurali, avvenuto dal secondo dopoguerra in poi, sempre più persone scelgono di lasciare le grandi città con la loro frenesia, e di trasferirsi sui monti per vivere una vita più tranquilla, sana ed a contatto con la natura.
Ma è fattibile per te? Quali difficoltà comporta una tale scelta di vita? Quali vantaggi e quale criticità dobbiamo prevedere per gestire tutto al meglio e coronare il nostro sogno? Ne parliamo in questo articolo.
Buongiorno e bentornato caro lettore. Io sono Giuseppe, risparmiatore, investitore e fondatore del sito Vivi con Poco.it. Periodicamente fornisco articoli e spunti di riflessione per aiutarti a migliorare le tue capacità di risparmio, investimento e gestione consapevole del denaro, finalizzato al raggiungimento dei tuoi obiettivi.
Pro e contro del vivere in montagna
Come tutte le scelte che prendiamo nella vita, anche questa racchiude fattori negativi e positivi. Essendo il sottoscritto, nato a cresciuto fino a 18 anni, in un piccolo paesino delle montagne piemontesi, precisamente in Valle Soana, ho sviluppato un certa esperienza in materia. Per l’occasione però, cercherò di accantonare tutta l’emotività, in modo da essere il più oggettivo possibile nell’esporre tutto ciò che significa abitare stabilmente in montagna.
Prima di continuare, va precisato che non tutti i paesi sono uguali. Le cose possono variare molto da zona a zona per servizi di base, presidi medici, qualità della vita, copertura di rete, trasporti, infrastrutture ecc. Ci saranno borghi più serviti ed altri meno, come è naturale che sia. Sta a noi, in fase di scelta, valutare con attenzione tutti questi aspetti e trovare il luogo più adatto alle nostre necessità e desideri.

Città o solitudine: scegli tu
Mi capita spesso di affrontare il tema della vita fra i monti con amici e colleghi, nati e cresciuti in città. Una delle domande più ricorrenti è: “ma come si fà a vivere così in solitudine?” oppure “io e la mia famiglia non riusciremo mai a stare così isolati da tutto” ecc.
Ora, capisco stereotipi e pregiudizi vari, ma dimorare in quota non significa, per forza, essere come il nonno di Heidi che viveva in totale ed autoimposto isolamento, in una baita con il suo cane a qualche pecora.
Sicuramente la densità abitativa è minore, ma ti posso garantire che si possono incontrare persone ed avere relazioni sociali anche nei piccoli comuni. Anzi, visto lo stretto grado di conoscenza fra i cittadini, a mio avviso, i rapporti sono molto più frequenti e di qualità rispetto al contesto urbano. E’ vero che, da quando vivo in città vedo centinaia di persone diverse al giorno, ma con quanti di loro parlo ed interagisco? Ben pochi.
Se per te è indispensabile vedere costantemente persone e vivere in mezzo a molta gente, sicuramente la montagna non fà per te. Se invece preferisci un contesto più tranquillo, rilassato e genuino allora potresti trasferirti senza nessun problema, a patto ovviamente di evitare la location isolata da tutto.
Il tema del lavoro
Un altro argomento fondamentale per questa scelta di vita è il comparto lavorativo. Per decenni la montagna è stata svantaggiata. Le possibilità lavorative erano molto inferiori rispetto a quelle offerte dalla città e dalla pianura. Dal secondo dopoguerra in poi, mentre nella bassa nascevano aziende ed industrie, con centinaia di posti di lavoro, le vallate alpine si stavano spopolando sempre di più. I giovani lasciavano le case natie per cercare un lavoro stabile in pianura e nelle metropoli oppure fortuna all’estero.
Oggi questa penalità non è assolutamente superata ma, grazie alla digitalizzazione ed all’avvento intensivo dello smart working, si sta in parte riducendo.
Complice la pandemia da Covid-19, che da due anni sta cambiando le abitudini della popolazione mondiale, sempre più impiegati hanno rivalutato le loro priorità e abitudini di vita.
Ne sanno qualcosa i proprietari di seconde case in montagna. Questi, dal marzo 2020, hanno iniziato a trascorrere lunghi periodi in quota. Potendo lavorare da remoto, hanno preferito trascorrere le proprie giornate immersi nella natura piuttosto che segregati in 4 mura nelle città. Ora, nessuno può prevedere come evolverà il mondo lavorativo quando la pandemia sarà finita, ma una cosa è certa: le dinamiche venutasi a creare in questi due anni non potranno essere facilmente cancellate.
Per le montagne, questa situazione rappresenta una enorme possibilità di sviluppo. Sempre più comuni si stanno attrezzando per gestire questo flusso di lavoratori. Dal potenziamento della fibra ottica e della rete internet, alla creazione di appositi spazi per il coworking. Siamo solo all’inizio. Se le cose procederanno per il verso giusto, nel giro di poco tempo le nostre amate montagne potranno, almeno in parte, tornare a popolarsi.

Altri pro e contro
Da sempre, vivere in alta montagna ha comportato sacrifici e vantaggi. Oltre a quelli visti finora, ne esistono altri che possono influenzare le scelte e la qualità di vita degli interessanti.
Le criticità più comuni sono sostanzialmente:
- servizi essenziali ridotti: sono purtroppo molti i borghi con servizi limitati. Ambulatori medici assenti o con orari ridotti, assenza di varie attività commerciali, mancanza di farmacie, di scuole di vario ordine e grado, trasporto pubblico limitato ecc;
- viabilità più difficoltosa: le strade di montagna non sono come quelle cittadine o di pianura. In inverno specialmente, causa gelo e neve, la viabilità può rappresentare un ostacolo serio per le persone, specialmente per i cittadini non abituati o attrezzati con mezzi appositi;
- maggiore distanza dalla “civiltà”: anche se può far sorridere la descrizione, la distanza da ospedali, ambulatori medici, scuole superiori, università, centri sportivi, piscine e servizi similari può rappresentare un serio problema per una grande fascia di popolazione. Persone anziane, famiglie con figli in età scolastica, malati cronici ed affini possono rinunciare al loro sogno, proprio per queste criticità.
Se per alcune voci ci può essere rimedio, vedi per esempio la viabilità, per altre purtroppo no. E’ impensabile creare università, scuole superiori, ospedali e servizi affini nei piccoli borghi. Chi valuta un trasferimento, deve consapevolmente accettare alcune necessarie limitazioni, che questi luoghi impongono ai suoi abitanti.
Passiamo ora ad analizzare i vantaggi che la montagna sa offrire:
- qualità della vita: queste 3 parole, da sole basterebbero a giustificare la scelta di trasferirsi. Chi ama i monti sa di cosa sto parlando. E’ veramente difficile per me esprimere il concetto a parole. Certo luoghi sanno trasmettere pace e serenità a chi li vive. Assenza di traffico, di stress, di criminalità e di inquinamento fanno delle montagne luoghi incantati, dove trascorrere la proprie vita diventa fonte di gratificazione quotidiana;
- contatto con la natura: è scientificamente provato che l’uomo, in quanto animale, trae benessere e salute dal quotidiano e prolungato contatto con il mondo naturale che ci circonda;
- Minor costo della vita: importanti voci di costo come le utenze domestiche, il cibo (grazie all’autoproduzione), e soprattutto gli immobili sono sensibilmente più bassi rispetto alle grandi realtà urbane. L’unica eccezione potrebbe essere il riscaldamento, ma è possibile risparmiare anche in questo caso.

La casa in montagna
Un altro aspetto molto vantaggioso del risiedere in montagna è quello della casa. Il prezzo al metro, infatti, è nettamente inferiore rispetto a quello delle città. Ovviamente non è possibile parlare di numeri precisi. In Italia ci sono più di 3500 comuni considerati completamente montani, sparsi su tutto il territorio nazionale. Ognuno di essi ha caratteristiche, servizi e prezzi completamente differenti.
Quello che possiamo dire è che, in linea generale, i prezzi degli immobili sono nettamente più bassi rispetto alla media nazionale. Non è inusuale trovare costi inferiori a 500 euro al metro per la maggior parte delle realtà di quota. Ci sono sempre le eccezioni che confermano la regola eh. Comuni molto rinomati come Cervinia, Sestriere, Cortina ed affini hanno prezzi molto elevati, ma si parla appunto di eccezioni.
Interessante anche la tipologia di immobili presenti. Se l’alloggio è l’acquisto ricorrente nelle zone urbane, la casa indipendente è la scelta preferita per chi decide di vivere in montagna con poco. Visto il prezzo molto competitivo, ci si può permettere classi di case che sarebbero fuori budget in altri contesti.
La casa indipendente, oltre ad offrire maggior spazio abitativo interno agli occupanti, ha quasi sempre un terreno di pertinenza. Questo, a seconda della destinazione d’uso desiderata, può trasformarsi in un bel giardino dove trascorrere momenti piacevoli con famiglia ed amici oppure utilizzato come spazio agricolo. In questo modo potrai produrre ortaggi e verdura di qualità, allevare galline, animali da cortile e risparmiare molti soldi sulla spesa alimentare.
Oltre a questo, penso che la casa in montagna abbia un altro importante valore aggiunto, da tenere in considerazione in fase di acquisto: il fattore intergenerazionale. Il popolo italiano, come ben sappiamo, è molto affezionato al concetto di casa di proprietà. Un po per soddisfazione e sicurezza personale, un po’ per “lasciare qualcosa ai figli”.
Peccato che, statistiche alla mano, più del 50% dei figli non abiti (o non vorrebbe abitare) nelle case acquistate dei genitori. Se ti sembra assurdo verifica tranquillamente, ci sono decine di studi pubblicati in rete. Vuoi per motivi lavorativi, vuoi per desideri ed esigenze personali, più della metà degli immobili comprati da nonni e genitori, vengono venduti nel giro dei due anni successivi alla loro morte.
Questo trend è decisamente diverso per gli immobili situati in luoghi di villeggiatura o a stretto contatto con la natura. Case al mare o in montagna vengono nella maggior parte dei casi mantenuti dagli eredi, e si tramandano di generazione in generazione come preziosi cimeli. In Valle Soana per esempio (mio luogo natio), ci sono moltissime case costruite da nonni o addirittura bis e trisnonni, attualmente gestite e abitate saltuariamente dai nipoti.
Sono perfettamente consapevole che, questo valore aggiunto, lascia indifferente molte persone. Allo stesso tempo però, può far piacere sapere che i sacrifici fatti da chi acquista una casa, vengono mantenuti, apprezzati e goduti nel tempo dai propri eredi.

Da dove iniziare
Dopo aver capito i pregi ed i difetti che questa scelta di vita comporta, ti starai chiedendo: sì va bene tutto, ma come vado a vivere in montagna? Viviamo in un paese libero, ed in qualunque momento puoi decidere di spostare la tua residenza ed andare a dimorare fra i monti.
Ovviamente, prima di qualunque scelta importante, bisogna fare qualche considerazione. In questo caso i temi principali da valutare sono tre:
- aspetto lavorativo;
- nucleo familiare;
- scelta del luogo.
Come ho scritto nelle righe precedenti, il lavoro è molto importante. Prima di considerare seriamente un cambiamento, devi identificare la tua situazione economica. Sei in pensione oppure hai un patrimonio tale da poter vivere di rendita? Bene, se rientri in questa categoria non hai limiti economici, puoi trasferirti oggi stesso.
Se invece, come la maggior parte delle persone, necessiti di una fonte di reddito per arrivare a fine mese, devi chiederti: posso lavorare da remoto? Se la risposta è affermativa puoi procedere senza particolari problemi. Se invece il tuo è un lavoro in presenza la situazione si fà più complicata. In questo caso hai due possibilità: o rinunci al tuo sogno, oppure cerchi di cambiare impiego.
Sono consapevole delle difficoltà che questo comporta, soprattutto in tempi di incertezza economica come questo, ma se alla base c’è una volontà ed un desiderio forte, i sacrifici si affrontano con piacere.
Un altro aspetto da tenere in considerazione è il nucleo familiare. Sei da solo oppure hai una moglie o una famiglia? Condividono tutti il tuo sogno oppure no? Avete esigenze particolari: cure mediche frequenti, scuola, università, attività ecc? Queste sono tutte cose da tenere in considerazione. Un cambiamento come questo, se non voluto e supportato da tutto il nucleo familiare, può causare problemi nel lungo periodo. E’ estremamente importante decidere tutti insieme.

Dove andare
Dopo il lavoro ed il nucleo familiare, l’ultimo tema determinante è la scelta del luogo dove andare a vivere. Come ho scritto precedentemente, i comuni montani non sono tutti uguali. In fase di scelta bisogna valutare attentamente tutti i pro e contro che i singoli borghi offrono.
In Italia ci sono più di 3500 comuni montani. Solo Piemonte, regione in cui scrivo e abito, sono 558 le realtà site in montagna e 229 in collina. Ognuno di essi avrà una distanza differente dai grandi centri urbani, diversi servizi primari e secondari, costi delle abitazioni, infrastrutture e peculiarità completamente diverse fra loro.
Premesso questo, dove vado a vivere in montagna? Come sempre la risposta è dipende dalle personali necessità ed esigenze. Il mio consiglio è quello di effettuare accurati sopralluoghi prima di decidere. Visita più luoghi possibili e cerca di trascorrere nei borghi potenzialmente adatti a te, il maggior numero di tempo, in tutte le stagioni dell’anno. Solamente così potrai chiarirti le idee e raccogliere più elementi possibili per prendere una decisione ponderata e consapevole.

Incentivi per vivere in montagna
Negli ultimi anni, l’agenda dello stato e dei vari enti locali come regioni, province e comuni sono molto focalizzate sul tema del ripopolamento dei borghi montani. A tal proposito sono molte le iniziative in merito.
La regione Piemonte, per esempio, lo scorso anno ha emanato un bando apposito per incentivare le persone a trasferirsi in montagna. Gli interessati, se idonei, avrebbero ricevuto dai 10 ai 40.000 euro per spostare la propria residenza in un comune rientrante nell’apposito elenco.
Questa iniziativa non è certo l’unica. Su tutto il territorio nazionale, sono molte le realtà che offrono aiuti economici o abitazioni a basso costo per i cittadini e le famiglie che vogliono vivere ed investire in quota. Basta fare una ricerca in rete per essere sempre informati su tutte le promozioni e gli aiuti offerti.
In conclusione
Siamo arrivati alla fine di questo articolo. L’argomento trattato è, per ovvie ragione, a me molto caro. L’idea di vedere ripopolare i miei luoghi natii, oltre ad essere molto bella, è finalmente possibile a patto di fare le giuste considerazione e i giusti calcoli in fase di scelta.
Se hai dubbi o domande in merito al tema trattato, ti invito a scrivere le tue considerazioni nei commenti. Se preferisci un canale comunicativo differente, puoi utilizzare l’apposita pagina Facebook e la mail. Sarà mia cura risponderti il prima possibile.
Per oggi è tutto, io ti ringrazio per la tua preziosa attenzione e ti do appuntamento al prossimo articolo. Ciao.
Cavolo che belle parole
Io da sempre vorrei vivere in montagna, ma per motivi economici ormai dovrò aspettare la pensione di mio marito…..manca troppo però
Io sogno notte e giorno di svegliarmi in montagna
Devo trovare la forza di farlo prima
Ciso Ale
Ciao Alessandra, grazie per il commento.
Io ho vissuto in montagna fino a 18 anni. Adesso vivo fuori città ma appena ho tempo salgo sempre. Trovo che la vita sui monti sia qualcosa di magico.
non perdere la speranza però. Ti auguro di riuscire a realizzare il tuo sogno al più presto.
Un abbraccio.
A presto
ho 50 anni e se tutto va bene tra 10 anni vado in pensione e il mio pensiero è vivere la montagna che attualmente facendo un lavoro per fortuna che mi piace ma stressante e impegnativo mi mette in continua corsa giornaliera che tutto dobbiamo fare entro sera in montagna invece ci altri ritmi , auguro a tutti di coronare i propri sogni e w la montagna e il silenzio , e si ……mi manca il silenzio .un saluto da Andrea da Padova.
ciao
mia figlia Chiara e il fidanzato ( 28 e 30 anni ) sono intenzionati a vivere in montagna, hanno preso una casa indipendente nel bosco, ma a 5 minuti a piedi dal paese. Hanno vissuto per tre mesi nel periodo piu’ freddo riscaldandosi con stufa a legna e il bagno non aveva l’acqua calda, ma sono molto easy. Hanno gia’ piantato ortaggi, fatto legna ecc. Ora lui e’ dovuto rientrare al lavoro a Torino . Chiara dopo nemmeno un giorno gia’ si sentiva soffocare dalla citta’
Io sono orgogliosissima della loro scelta, ma ho paura che possano non farcela economicamente, ma tu con le tue parole mia hai dato coraggio
grazie grazie
Buongiorno Daniela.
Grazie per il tuo prezioso commento. Sono molto felice che il mio articolo sia stato utile per te e per tua figlia.
Complimenti per la loro scelta, molto coraggiosa ed intraprendente. Certo nulla è facile nella vita. Vivere in montagna o nel bosco riserva molte difficoltà ma allo stesso tempo regala emozioni ed esperienze uniche. Se avete bisogno di qualche dritta non esitate a contattarmi. Una buona giornata e buona fortuna per il meraviglioso progetto.
A presto.
Un abbraccio
Buon giorno, se posso vorrei avere delle informazioni sui costi della vita in montagna in generale :in questo momento se avessi la possibilità di avere qualche conoscenza, ci andrei di corsa, quest’anno per me è stato molto difficile e doloroso,ho perso il lavoro, sono stata all’ospedale con dei problemi respiraratori, ora sono guarita e ho avuto un lutto in famiglia è mancato mio suocero che per me era il secondo Papà e ho anche il mio papà che nn sta bene, insomma nn mi sono fatta mancare nulla, sono tornata domenica da Sappada, posto meraviglioso e si stava molto bene, li sono rinata ora sono di nuovo a casa e mi sembra di soffocare,la ringrazio e scusi per il prolungato messaggio signora Scocco Solange buongiorno
Buongiorno Solange. Innanzitutto mi scuso per il ritardo con cui rispondo al tuo commento. E’ stato un periodo molto frenetico anche per me. Mi dispiace molto per il lutto subito e per i tuoi problemi. Ti mando un forte abbraccio virtuale. Se vuoi scrivermi ed avere più informazioni su costi, vantaggi e svantaggi del vivere 12 mesi all’anno in un borgo montano scrivimi pure. O sul facebook o via mail all’indirizzo [email protected]. Ti risponderò nel minor tempo possibile. A presto. Un abbraccio
Ho bisogno per venire a vivere in montagna io e il mio compagno a me serve vivere al silenzio pace ma soppratutto il freddo….. In assoluto a me il caldo da problemi di salute quindi optiamo per la montagna come faccio a mettermi in tuo contatto per una sistemazione?? Su facebook come faccio?? Grazie infinite
Buongiorno Giuseppe a me mi piace vivere in mo ma non o soldi e poi non sono ancora in pensione ma c’è un altro modo x andare a vivere in montagna o bisogno di pace …lascerei tutto x la montagna se potessi ..
Buongiorno. Io andrei subito a vivere in montagna. Ma curando la mamma disabile le cose sono più complicate. Lei desidera rimanere nella sua casa di città . Io la comprendo e non l’ho mai forzata a cambiare. La mia vita vera non è qui.
Caro Fabio, comprendo bene la situazione, senza entrare nel dettaglio anche in casa nostra c’è stato un disabile al 100% per molti anni. Non perdere mai le speranze però, con perseveranza e dedizione tutto può succedere. Ti mando un grande abbraccio virtuale. A presto e grazie per la tua preziosa attenzione.
Buonasera anche io sto pensando di andare a vivere in montagna con il mio compagno spero che questo sogno si avveri non abbiamo nulla in denaro ma abbiamo tanta forza d’animo perché dobbiamo cambiare la nostra vita per necessità sto cercando borghi dove vivere e case anche da ristrutturare non c’è problema basta che vado via dalla mia città spero di avere una tua risposta al più presto grazie
Buongiorno Adriana e grazie del commento.
Ti auguro di poter realizzare il tuo sogno il prima possibile. Un abbraccio
Che invidia!!!@
Ciao Alessandro, grazie x l’interessante articolo… volevo chiederti un informazione… volendo acquistare una baita in pietra con terreno è possibile usarla come abitazione principale!?!io e il mio compagno ne stiamo cercando una ma adesso mi assalgono i dubbi…ti ringrazio
Buongiorno Annamaria. Certo che è possibile. Puoi spostare la tua residenza in qualunque dimora abbia il certificato di abitabilità.
A presto.
Salve, io vivo in un paese di montagna.
Purtroppo dal mio punto di vista ci sono molte difficoltà. Ci si può vivere solo se uno ama la solitudine e il contatto con la natura, per il resto non ha senso , specie se si ha figli piccoli.
Ormai i paesini sono del tutto spopolati e abbandonati. I servizi non ci sono e le strade sono ridotte male. Penso che per una persona sia importantissimo anche socializzare, fare sport e fare una passeggiata tra la gente o assistere ad eventi che si fanno in comunità. Tutto questo non c’è in montagna. I paesi sono morti da questo punto di vista.
Ciao Stefano.
Mi permetto di dissentire. O meglio, in parte hai sicuramente ragione, ma molto dipende dalla zona in cui si vive. Ci sono borghi che, nonostante le indubbie penalità, riescono ad offrire una qualità di vita e servizi ottima.
Ovviamente ci sono anche i paesi completamente morti come dici tu. Proprio per questo è importante, in fase di scelta, prendersi il tempo necessario per trovare il luogo che offra un giusto connubio fra serenità, necessità e servizi.
A presto.
Un abbraccio
BUONASERA
CERCO UNA BAITA DOVE VIVERE IN TRANQUILLITA’ TUTTO L’ANNO MINIMO 1200 ALTITUDINE HO CERCATO IN VARIE AGENZIE ZONA SONDRIO APRICA PONTE DI LEGNO MA LA MAGGIOR PARTE SONO STATE VENDUTE, CERCO ISOLATO MA NON TROPPO ANCHE TERRENO CON RUSTICO DA RISTRUTTURARE MAX 80 MQ CON MAX 1000 MQ DI TERRENO………..GRAZIE MILLE
Buongirono Maria Teresa.
Mi spiace ma non faccio l’agente immobiliare per lavoro. In questo caso non posso esserti utile.
Grazie comunque per l’attenzione e per il commento.
A presto.
ciao maria teresa!!
nella val vanoi?
io avrei quello che cerchi .
Ciao Sandro, hai una casa da vendere?
Ottimo articolo mi ha aiutato molto
Ciao
grazie per quello che hai scritto,
posso avere un contatto e-mail ?
grazie
a presto
Buongiorno Ida.
certo, il mio indirizzo è [email protected]
a presto.
un abbraccio
Sto per acquistare un rustico con terreno in montagna Ma sia sui social è amici non riesco trovare persone da coinvolgere nel progetto (io vorrei vivere come una volta ma con l’aiuto delle nuove tecnologie ad esempio pannello solare orto animali da cortile e da soma e altre cose) mi potresti dare una mano
Buongiorno Guido. Grazie per la tua attenzione e per il tuo prezioso commento.
Innanzitutto complimenti per il progetto. E’ molto bello ed ambizioso.
In due righe così però mi diventa difficile aiutarti. Avrei bisogno di informazioni un pò più dettagliate. In che zona hai intenzione di acquistare il rudere? Di quanta terra disponi? Hai già esperienza in materia o parti da 0?
Salve a tutti…..io ,mia moglie abbiamo voglia di trasferirci in montagna perché stufi della città ecc ecc…. Amiamo la pace e la natura……abbiamo una bambina di 8 anni.,.qualcuno ci può dare qualche dritta?
Buongiorno Michele, grazie per la tua attenzione e il tuo commento.
Così formulata la domanda è un pò vaga. Di che zona sei? Quali sono le tue condizioni lavorative? Quali sono le tue preferenze? Hai esigenze particolari imprescindibili?
Maggiori informazioni fornisci, più posso esserti utile.
A presto. Un caro saluto
Bellissimo articolo ma vorrei porre domande ma non trovo la tua email è possibile averla? io vivo in montagna con abbastanza servizi però ho dei dubbi anche se la vita qui è meravigliosa. Ho ottimi rapporti con tutti poi avendo i servizi online e consegne non si vive fuori dal mondo. Comunque due parole le farei volentieri.ciao
Buongiorno Fabiola e grazie per il tuo commento. Puoi scrivermi tranquillamente. Il mio indirizzo mail è [email protected]. A presto. un abbraccio
Salve cerco una guida chiara che mi aiuta a trasferirmi andare a vivere in montagna a scegliere le varie opzioni disponibili che mi diano le possibilità per attuare questo cambiamento ormai ci sono in giro da diversi anni senza risultati concreti e fattibili cerco tutti quei passaggi necesari per attuare il tutto
Buongiorno
Io sto per farlo, finalmente dopo tanti anni sono nella condizione di poterlo fare. Il luogo scelto è un piccolo paese nel nord del Piemonte. La casa è quella del mio bisnonno. È una scelta meditata e ponderata da molto molto tempo, ma è chiarissima.
Auguro a tutti di riuscire!
Cinzia
Bravissima Cinzia.
Ti auguro di realizzare tutti i tuoi sogni.
Un abbraccio
Buongiorno Giuseppe a me mi piace vivere in mo ma non o soldi e poi non sono ancora in pensione ma c’è un altro modo x andare a vivere in montagna o bisogno di pace …lascerei tutto x la montagna se potessi ..
Ciao,
grazie per le tue considerazioni, molto realistiche.
Io sono sposato e ho tre bambini, abitiamo in Liguria ma siamo molto affascinati dalla montagna, sia per un discorso di tranquillità sia per il clima, che in estate sta diventando insopportabile. Io posso lavorare in smart working, mia moglie lavora in ospedale, quindi l’ideale sarebbe trovare una località dove abitare non troppo lontano da un ospedale dove possa chiedere il trasferimento. E poi avrei necessità di avere scuole abbastanza a portata di mano. Hai qualche consiglio da darci su qualche zona per un ipotetico trasferimento? Grazie
Ciao Edoardo, prova a dare un’occhiata alle zone intorno ad Ivrea (TO). Li si trovano scuole, ospedale e zona di montagna non troppo lontane. In alternativa anche Torino può andare bene. Vi auguro di coronare il vostro sogno. A presto. Un abbraccio
Ciao Giuseppe, io e la mia compagna stiamo comprando una baita con 7mila mq di terreno a Sea di Torre (Torre Pellice) sono anni che la montagna ci chiama nell’anima a gran voce, finalmente dopo parecchio tempo siamo riusciti a vendere un appartamento in città ed ora il nostro sogno sta per diventare realtà. Io me la cavo con l’orto, animali ecc ecc. e sinceramente lo vedo come unico futuro. Un abbraccio.
Ciao Chris e grazie per il tuo riscontro.
Sono molto contento per te. Vedere sogni che si realizzano è la cosa più stimolante e bella. Auguro a te ed alla tua compagna tutto il bene possibile. Un abbraccio