La casa di proprietà. Insieme alla libertà finanziaria ed alla pensione anticipata, è uno dei maggiori sogni nel cassetto coltivati dal popolo italiano. Vuoi per un retaggio del passato, vuoi per cultura tramandata fin da piccoli a casa o per un senso di sicurezza, l’acquisto dell’immobile è stato ed è tutt’ora uno degli acquisti più desiderati.
Se il desiderio è rimasto pressoché immutato da decenni, le preferenze di acquisto sono cambiate molto a seconda del susseguirsi dei periodi storici. Nel secondo dopoguerra, i nostri nonni lasciarono le campagne per vivere in alloggi nelle città, spinti dalla ricerca di maggiori sicurezze economiche, che un lavoro da dipendente offriva rispetto all’agricoltura.
Questo trend è durato fino agli anni 90 circa. Negli anni successivi sempre più persone, sia per il costo alto degli immobili urbani sia per un desiderio di maggior spazio e tranquillità, hanno iniziato a preferire le villette in periferia all’alloggio. Oggi la situazione è ancora diversa.
La pandemia da Covid-19 che stiamo vivendo, ha avuto ricadute pesanti sulle vite di molte persone. Tanti lavoratori hanno visto aprirsi le porte dello smart working, del telelavoro e modalità affini. Questo fenomeno ha rimodulato ancora le preferenze di acquisto, facendo emergere, fra gli altri, un settore fino a questo momento poco conosciuto: quello delle minicase in Italia (o tiny house in inglese).
Ma nello specifico, cosa sono? Cosa si intende quando si parla di questa tipologia di abitazioni? Che costi e che caratteristiche hanno le minicase e come posso cambiare il concetto di immobile residenziale sul mercato nazionale? Ne parliamo in questo articolo.
Buongiorno e bentornato caro lettore. Io sono Giuseppe, risparmiatore, investitore e fondatore del sito Vivi con Poco.it. Periodicamente fornisco articoli e spunti di riflessione per aiutarti a migliorare le tue capacità di risparmio, investimento e gestione attiva del tuo denaro.
Cosa sono le minicase?

Come prima cosa, capiamo insieme cosa si intende quando si parla di minicase. Come puoi facilmente intuire dal nome stesso, esse sono abitazioni dotate di tutti i confort e servizi, ma di piccole dimensioni. Solitamente non superano i 40 metri quadri.
Questo fenomeno abitativo nasce, intorno al 2007, negli Stati Uniti d’America. Non fù un evento casuale, bensì una diretta conseguenza alla crisi finanziaria derivante dallo scoppio della bolla immobiliare, venutasi a creare dalla pessima gestione dei mutui subprime.
Stanchi di pagare costi elevatissimi per l’acquisto, la gestione e la manutenzione di grandi abitazioni, sempre più americani si sono orientati verso acquisti alternativi. Rispetto agli immobili tradizionali infatti, le minicase hanno costi di acquisto e gestione molto contenuti. Questo vale in tutti i paesi del mondo, anche in Italia.
Costruite nella stragrande maggioranza dei casi in legno, o altro materiale ecologico ed ecosostenibile, sono superbamente isolate sia a livello acustico che a livello termico. Possono avere metrature molto diverse, in base alle necessità e desideri dell’acquirente. Solitamente oscillano fra i 12 ed i 37 metri quadri.
Sono ampiamente personalizzabili in fase di costruzione, dove vengono scelti e modulati sia gli interni che gli esterni. Possono, inoltre, essere sia fisse che mobili oltre che completamente autonome sia dal punto di vista delle utenze e degli scarichi. Fogne compostabili, pannelli solari e fotovoltaici, pompe di calore ed inverter sono solo alcuni dei molti accessori installabili su queste soluzioni abitative.
Mini case fisse

Adesso vediamo nel dettaglio le minicase fisse o stanziali. Queste sono delle vere e proprie villette, dotate di tutti i moderni comfort e tecnologia necessaria per vivere comodamente. L’unica differenza risiede nelle dimensioni. Invece di avere 200 mq di villa, ne avrai meno di 50.
Come per le abitazioni tradizionali, potrai scegliere il materiale costruttivo (generalmente sono in legno o in bioedilizia), la qualità e la finitura degli interni e degli esterni, le dimensioni e gli accessori che desideri.
In questo caso, la normativa italiana non fà alcuna differenza fra Tiny House fissa e casa tradizionale. Per poterne costruire una infatti, dovrai disporre di un terreno edificabile e dovrai chiedere i permessi al comune interessato.
Quest’ultimo, se il sopralluogo avrà esito positivo, concederà il permesso di edificare. Una volta completata la costruzione, il tecnico comunale abilitato effettuerà un secondo sopralluogo per la concessione dell’abitabilità. Senza questo non avrai il diritto legale di risiedere all’interno della tua minicasa.
In Italia per avere il suddetto certificato, bisogna rispettare determinati parametri. I più importanti sono:
- Dimensione minima di 28 mq per i monolocali abitati da una persona, e 38 mq per i bilocali;
- Altezza media di 2,7 m oppure 2,4 per corridoi e soppalchi;
- Camere da letto di almeno 9 mq per le singole e 14 mq per le matrimoniali;
- Rispetto delle normative acustiche;
- Conformità degli impianti elettrici, idraulici e termici;
- Allacciamento alla rete elettrica e fognaria ed idrica.
Come puoi ben vedere sono parametri abbastanza stringenti, ma non impossibili per la corretta e regolare creazione della nostra abitazione in miniatura.
Le minicase su ruote

Passiamo adesso allo scoprire in cosa consistono le minicase su ruote, conosciute anche come Tiny House on wheels. La prima differenza, rispetto alle sorelle “fisse”, sta appunto nella mobilità. Essendo costruite su un apposito carrello appendice, possono essere agganciate alla nostra auto (purché questa abbia adeguata capacità di traino) e trasportate facilmente ovunque desideriamo.
La seconda differenza sostanziale sta nelle dimensioni. In genere, le minicase mobili non superano i 30 mq ed un peso complessivo di 3500 kg. Un volume maggiore renderebbe difficoltoso il trasporto, soprattutto sulle nostre strade.
Ci sono sempre eccezioni che confermano la regola ma, tieni presente che se vorrai trainare un rimorchio superiore ai 35 quintali dovrai disporre di patente C. La patente dell’automobile (B), non sarà sufficiente. Indipendentemente dal volume e dal peso però, dovrai essere in possesso della patente per il trasporto dei rimorchi: la patente E.
Al pari di un caravan tradizionale, necessitano di una assicurazione e della targa per essere trasportate, inoltre pagano un bollo annuale. Puoi trovare tutte le informazioni necessarie consultando il Codice della Strada.
Le associazioni con un roulotte però finiscono qui. Le mini case, sono costruite con materiali di qualità nettamente superiori, sono meglio isolate e permettono una personalizzazione impensabile per qualunque caravan tradizionale poiché non vengono fabbricate in serie, ma tenendo conto delle personali esigenze di ogni cliente.
Interni delle mini case

Come ho accennato nei paragrafi precedenti, gli interni delle minicase prodotte in Italia non hanno nulla da invidiare a quelli delle più recenti e confortevoli abitazioni.
Iniziamo col dire che, essendo fabbricate quasi completamente il legno o materiali ecologici, trasmettono un calore unico, simile a molti cottage di montagna. Dal punto di vista dell’isolamento termico poi, sono quasi imbattibili. Di sicuro non patirai mai il freddo.
Detto questo, passiamo all’altro punto forte: la modulabilità. Avendo a disposizione poco spazio, tutto deve essere posizionato con estrema precisione e cura. Il processo non avviene casualmente, ma è frutto del connubio fra abilità costruttive e necessità dell’acquirente. Sarai infatti tu, sotto consiglio del costruttore, a decidere dove piazzare il lavandino, il letto, il tavolo ecc. Potrai inoltre scegliere gli elettrodomestici e gli accessori necessari, sempre in base ai tuoi desideri.
Per le case su gomme inoltre, tutti gli impianti sono certificati e passano all’interno della struttura non all’esterno, come avviene sui caravan. Questo consente una ridotta manutenzione e una durata molto superiore alla sua alternativa diretta. Ti invito a fare qualche ricerca in rete o, in alternativa, a prendere contatti con dei produttori per visionare con i tuoi occhi quello che sto scrivendo. Rimarrai piacevolmente stupito dalla qualità costruttiva ed abitativa delle minicase.
Comprare una minicasa in Italia
Dopo aver focalizzato bene l’argomento di discussione, vediamo come puoi acquistare una minicasa. In Italia, la prima cosa da fare è capire se sei interessato ad una soluzione fissa oppure ad una Tiny house su gomme.
In base alle preferenze e necessità, sceglieremo il prodotto più adatto. Se ci orientiamo su una struttura stanziale, dovremo per prima cosa disporre di un terreno di proprietà. In seguito, come ho scritto nelle precedenti righe, dovrai chiedere i permessi necessari al comune di competenza per iniziare la costruzione.
Per l’edificazione, a patto di rispettare i criteri necessari per l’ottenimento del certificato di abitabilità, non ci sono obblighi particolari. Non sarà necessario rivolgersi a una ditta specializzata, anche se lo consiglio caldamente.
Se invece, si preferisce una minicasa on wheels, non sarà possibile costruirla in autonomia. Ci si dovrà rivolgere a ditte specializzate nel settore, in possesso delle certificazioni necessarie. Che io sappia, al momento l’unica realtà nazionale certificata si trova nel trevigiano, precisamente ad Arcade.
Regolamento sulle tiny house

Come molti di voi sapranno, le normative e la burocrazia nel nostro paese non sono per nulla snelle e semplici. Anche il mondo delle minicase in Italia non fà eccezione.
Per coronare il sogno di abitare stabilmente in una di queste dimore, dovrai rispettare tutti i regolamenti imposti dal legislatore. Scopriamo insieme quali sono.
Dunque, quando parliamo di micro case fisse la prima cosa è quella di avere un terreno edificabile a disposizione. Successivamente dovrai chiedere i permessi di costruzione. Il comune di competenza effettuerà un sopralluogo e, se l’esito è positivo , darà il via libera. La costruzione dovrà rispettare il regolamento in materia edilizia. In caso contrario non verrà rilasciato il permesso di abitabilità.
Se vogliamo acquistare una minicasa mobile invece, dovremo rivolgerci ad una ditta apposita, certificata ed autorizzata alla costruzione ed alla commercializzazione della stessa. In questo caso non dovrai preoccuparti di permessi di costruzione, sopralluoghi ed affini, poiché, ai fini legali, questa soluzione abitativa è considerata un mezzo di svago al pari di un caravan.
Avrai però, l’obbligo di attenerti alle regole imposte dal codice della strada. Dovrai disporre di una vettura idonea al traino e di una patente E (apposita per i rimorchi). Oltre a questo, la legge impone il pagamento di un bollo annuale, di un’assicurazione obbligatoria e della presenza della targa sul rimorchio.
Quanto costano le minicase?
Arrivati a questo punto dell’articolo, abbiamo capito cosa sono e che caratteristiche hanno le minicase. Non ci rimane che scoprire quanto costano, sia in termini di acquisto iniziare sia per tutto ciò che comprende la gestione e la manutenzione ordinaria e straordinaria.
Essendo molto varie ed estremamente modulabili, è difficile parlare di cifre in termini assoluti. Il prezzo può variare anche di molto in base alle nostre richieste, desideri e necessità. I fattori principali da tenere in considerazione sono:
- dimensioni;
- qualità dei materiali;
- accessori.
E’ facilmente comprensibile che, se si opta per una casa di 18 metri il costo sarà minore rispetto ad una di 35. Al pari della dimensione desiderata, anche il costo dei materiali da costruzione può cambiare a seconda della tipologia preferita.
Stesso discorso per gli accessori. Vuoi i pannelli solari e fotovoltaici? Di quanti elettrodomestici necessiti e di che qualità li vuoi? Questi sono costi che gravano tanto per un’abitazione standard che per una minicasa.
Premesso questo, parliamo di cifre medie di mercato. Negli USA il prezzo di partenza è di circa 30.000 dollari (circa 27.000 euro al cambio attuale). In Italia, i pochi costruttori operanti in questo settore, parlano di cifre che vanno dai 45 ai 50.000 euro per l’acquisto di una bella minicasa (montaggio compreso).
Anche equipaggiandola con tutti gli accessori possibili, non si arriva mai a superare i 100k. Per fornirti un metro di paragone, considera che un camper nuovo parte da 50k mentre per un caravan siamo intorno ai 20 – 25.000 euro. Le cifre sono simili ma la qualità costruttiva ed il comfort abitativo non sono minimamente paragonabili.
Parliamo adesso di costi di gestione. Qui il discorso è molto semplice: rispetto agli immobili tradizionali, le minicase fanno risparmiare centinaia di euro ogni anno. Sono più piccole, con costi di utenze ridotte. In più sono molto ben isolate a livello termico, permettendo al possessore di risparmiare molto denaro sul riscaldamento nei mesi freddi.
Se poi decidessimo di equipaggiare la nostra micro casa con pannelli solari, fotovoltaici e pompa di calore, ci troveremo ad avere un’abitazione completamente autonoma sotto il profilo delle utenze. Tutto ciò al costo di un modesto appartamento.
In breve
Nessuno può prevedere se le minicase in Italia saranno un fenomeno passeggero o se diventeranno un trend consolidato in campo abitativo, come accade già negli Stati Uniti. Una cosa però è indiscutibile. Nonostante il regolamento stringente ed i vari permessi necessari per poter utilizzare ed abitare all’interno di queste tipologie di immobili, l’interesse e la domanda è in continuo aumento.
Sia per un fattore economico, sia per la pandemia in corso, sempre più persone sono attratte dall’idea di vivere liberamente, a contatto con la natura spendendo il meno possibile.
Domande frequenti
Spero che questo articolo ti sia stato utile per far chiarezza in merito all’innovativo ed affascinante mondo delle mini case. Se però, hai ancora dubbi o domande in merito, ti invito a consultare le domande più frequenti nella sezione sottostante.
Se preferisci inoltre puoi scrivermi nei commenti, contattarmi tramite mail o sulla pagina Facebook dedicata. Con questo è davvero tutto. Io ti ringrazio per l’attenzione e ti do appuntamento al prossimo articolo. Ciao.
Le minicase sono legali in Italia?
Assolutamente si. E’ vero che non abbiamo una legislazione dinamica come quella statunitense, ma acquistare e risiedere in una minicasa in Italia è perfettamente legale. Ovviamente, sarà necessario seguire e rispettare le regole disposte per questa specifica materia dallo stato e dai vari enti locali in cui desideriamo dimorare.
Dove si possono mettere le Tiny House?
Dipende. Se parliamo di una Tiny House fissa, unicamente su un terreno edificabile di nostra proprietà, dopo aver chiesto ed ottenuto dal comune il permesso di costruzione e il certificato di abitabilità. Per una su gomma invece, essendo considerata al pari di un rimorchio, su un qualsiasi terreno di nostra proprietà, anche agricolo (per non più di 90 giorni continuativi), in un campeggio o nelle aree apposite dedicate.
Che permessi servono per una minicasa?
Dipende. Se parliamo di una minicasa su ruote, nessuno. Possiamo tranquillamente e legalmente acquistarla, al massimo potremo riscontrare problemi per il “parcheggio” della stessa. Se invece parliamo di una Tiny house fissa, dovremo per forza avere un terreno edificabile a disposizione dove piazzarla ed ottenere dal comune il permesso di costruzione ed il certificato di abitabilità.