Buongiorno e bentornati cari lettori. Io sono Giuseppe, risparmiatore, investitore e fondatore del sito Vivi Con Poco.it. Periodicamente fornisco spunti per migliorare le vostre capacità di risparmio ed investimento. Oggi approfondirò il tema dello spreco di cibo e delle scadenze alimentari.
Lo spreco alimentare nel 2020 in Italia e nel mondo
Secondo la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, lo scorso anno in Italia lo spreco alimentare è diminuito dell’11,7% con un risparmio di 376 milioni di euro. Se preso singolarmente il dato è sicuramente positivo, sinonimo di maggiore attenzione verso gli sprechi e verso l’ambiente che ci circonda. Purtroppo però molto resta ancora da fare.
I dati ci dicono che nel 2020, tale spreco aveva un controvalore pari a 10 miliardi di euro solo in Italia. Fra le mura domestiche sono stati buttati 27 chilogrammi di cibo a persona, più di mezzo kg la settimana.
I soli numeri evidenziano un costo per le famiglie non indifferente. Ma non è tutto. Gli sprechi alimentari sono responsabili del 6 % delle emissioni di gas serra a livello globale.
Nell’ambito agricolo inoltre, secondo la FAO, ogni anno 1,4 milioni di ettari (il 28% della superficie terrestre destinata all’agricoltura) vengono utilizzati per produrre cibo che andrà sprecato. Questo porta, fra le altre cose, ad un inevitabile impoverimento della biodiversità.

Le scadenze alimentari
Dopo aver identificato il problema e capito quanto lo spreco alimentare impatti sul nostro portafoglio e sull’ambiente, mi voglio concentrare sulle scadenze dei prodotti che acquistiamo. Il primo passo per non sprecare cibo è proprio quello di non buttarlo.
Troppe volte buttiamo vivande che si, sono scadute, ma sono ancora buone e assolutamente consumabili senza conseguenze. Di seguito riporto una tabella con i più comuni alimenti presenti nelle nostre case.
ALIMENTI | SFORAMENTO SCADENZA DA ME CONSIGLIATO |
Sale | Non ha scadenza |
Biscotti | 10 mesi |
Riso | 4 anni, (se sottovuoto e a bassa temperatura fino a 30 anni) |
Zucchero | Non ha scadenza |
Cibi in scatola | 1 anno |
Pasta | 6 mesi |
Cioccolato | 18 mesi |
Miele | Non ha scadenza (al massimo si cristallizza) |
Spezie | 1 anno |
Confetture – Marmellate | Se chiuse durano anni, se aperte 1 mese in frigo |
Formaggi freschi | 1 settimana |
Formaggi stagionati | Se in carta apposita anche 1 mese |
Mozzarella | 15 giorni |
Sughi freschi | 8 giorni dopo l’apertura |
Aceto di vino | 10 anni |
Wurstel e simili | 3 mesi |
Uova | 1 mese (se pastorizzate) |
Yogurt | 10 giorni (se non gonfia) |
Surgelati | 3 mesi (sempre conservati in congelatore) |
Liquori e distillati | Non hanno scadenza |
Salsa di soia | 5 anni |
Olio | 1 anno |
Farina | 8 mesi |
Carne e pesce | consumare il prima possibile o congelare (massimo 2 mesi) |
Ovviamente tutte le date da me riportate si riferiscono a prodotti conservati in modo corretto. Se, per esempio, vedete uno yogurt o una mozzarella gonfi, buttateli a prescindere dalla scadenza. Ci vuole sempre un pò di buon senso.

Il mio consiglio
Come ho scritto prima, il miglior modo per non sprecare cibo è non buttarlo. Sembra un’ovvietà, ma la cosa ha perfettamente senso. Per evitare gli sprechi, si può lavorare su diversi fronti. Di seguito riporto 3 modi per combattere questa pessima abitudine:
- Ottimizza la spesa: lo spreco alimentare parte dalla spesa. Pianifica i tuoi pasti e compra il necessario. Preferisci inoltre le materie prime al cibo trasformato. In questo modo otterrai un duplice beneficio: risparmierai soldi ed avrai prodotti con una scadenza più lunga;
- Trasformare i prodotti prima che vadano a male: quando ti accorgi che un alimento si sta avvicinando alla data di scadenza o lo consumi o lo trasformi. Se per esempio hai della carne trita fai un sugo, se hai verdura fai un minestrone, se hai frutta prepara una marmellata o della macedonia, se hai pane duro fai pangrattato ecc. In questo modo potrai recuperare cibi prima che siano da buttare;
- Utilizza gli scarti: gli scarti in cucina sono un vera e propria ricchezza. Ho sentito addirittura che negli ultimi anni, hanno aperto ristoranti il cui menù è fatto quasi unicamente di scarti. Per stare in ambiente casalingo utilizza la pasta avanzata per fare una frittata, le bucce di patata per degli sfiziosi chips ecc. Con un po’ di impegno e di curiosità, potrai realizzare piatti squisiti ed originali.
Conclusione
In rete troverai moltissime ricette che hanno come base gli avanzi e gli scarti. In futuro, tempo permettendo, ho intenzione di condividere con voi qualche ricetta che mia moglie realizza appunto con i residui dei pranzi precedenti.
Invito tutti voi ad ottimizzare le vostre spese e le vostre abitudini al fine di combattere questo grande e vergognoso problema. Potrei annoiarvi con i dati sulla fame nel mondo, sulla malnutrizione dei bambini nelle zone povere del pianeta ecc, ma preferisco lasciare a voi le riflessioni. Quello che è certo è che ognuno di noi può (e dovrebbe) fare la sua parte.
Siamo arrivati alla fine di questo articolo. Ringrazio come sempre i lettori per l’attenzione e vi invito a scrivere eventuali commenti, dubbi o chiarimenti a riguardo. Se preferisci puoi contattarmi anche attraverso Facebook. Risponderò al più presto. Con questo è davvero tutto. A presto.